
Dopo l'opportuno rodaccio lionese, il concetto di 'autolib' arriva a Parigi in forze, pronto a replicare -nel comparto carsharing- il mega successo ottenuto nel bikesharing. Dopo Velib, Autolib. Un paradosso? Le auto sono italianissime, prodotte in Piemonte. Serviranno a ridurre ulteriormente il già basso quoziente di auto-per-abitante della capitale francese.
Una osservazione per quel che ci concerne? Molte stazioni si trovano nei parking interrati che costellano tutta Parigi (perché i parcheggi interrati sono la norma in tutta Europa). Ecco un altro utilizzo significativo per le aree di sosta in struttura: zone dedicate a fornire servizi che così possono essere erogati senza dover occupare suolo pubblico.
Marcus ha detto...
RispondiEliminaPer tutti quelli che credono (come me) nei parking, vado un pò fuori tema per segnalare qualcosa di veramente deprimente in cui mi sono imbattuto ieri.
A Viale Ippocrate, al lato del ristorante Africano, c'è un grande negozio di elettronica-eletrodomestici. Appena entri,scendedo una rampa, ti accorgi che era un enorme parcheggio coperto, forse 200 automobili. Da quanto è così? Chi ha permesso il cambio di destinazione in una zona poi come quella?
Se questo è il futuro dei nuovi parcheggi, lavoriamo per niente.